L’iniziativa organizzata ieri sera, 16 febbraio, dal Forum “Orvieto Capace di Futuro”, a cui hanno aderito un centinaio di persone circa, è stata l’occasione per ascoltare e confrontarsi sulle difficoltà in cui verte il sistema produttivo Orvietano e valutare le possibili vie da intraprendere per un suo reale ed efficace rilancio.

Con chiarezza è emersa la necessità di un nuovo modo di rapportarsi, che trovi nella partecipazione e nella responsabilità i suoi elementi fondanti.

Solo insieme si può uscire dalla crisi e delineare un nuovo orizzonte di sviluppo per il nostro territorio: la priorità non più rinviabile è la creazione di una forte rete che valorizzi il nostro tessuto sociale e permetta di far interagire il Governo politico della città con le Associazioni di categoria, la classe produttiva ed imprenditoriale con gli istituti bancari e di credito.

Emerge l’urgenza di ricreare un rapporto di fiducia tra i vari settori della vita cittadina, rapporto ormai consumato  che sta comportando un appesantimento del già difficile momento.

Il nostro impegno, ribadiamo con convinzione, è quello di continuare nel percorso ormai avviato di osservazione della realtà e analisi dei fenomeni sociali che ci permetta di interpretare al meglio i bisogni e le istanze dei cittadini e tradurli in provvedimenti operativi.

Alla politica va chiesto il dovere di “arrivare al cuore dei problemi e delle intelligenze”, alla società chiediamo “ l’impegno di mettere in campo l’intelligenza dei loro cuori”.

 

Orvieto 17 febbraio 2009

 

 

“Alla vigilia della campagna elettorale per le primarie dell’8 marzo 2009 intendo comunicare all’opinione pubblica che il mio personale percorso, politico-procedurale interno al Partito Democratico, è compiuto.

 

La mia candidatura alle primarie per l’elezione del candidato Sindaco della Città di Orvieto è stata attentamente esaminata e valutata da tutti i livelli dirigenziali del Partito Democratico: locale, provinciale, regionale e nazionale.

 

Anche se un po’ affaticata dal lungo ed estenuante iter, ma sostenuta dal grande entusiasmo che ci accompagna, sono orgogliosa di aver contribuito a far sì che i cittadini di Orvieto l’8 marzo potranno  indicare con il proprio voto il candidato Sindaco alle elezioni amministrative del 6-7 giugno 2009 e partecipare, così, ai processi  decisionali del Partito Democratico di Orvieto.

 

L’inizio della campagna elettorale per le primarie è stata stabilita, da regolamento,  per il 16 febbraio, nonostante ciò ritengo opportuno rinviare l’avvio della mia campagna al 22 febbraio, dopo la conclusione del lavoro di ascolto e sintesi, fissata per il 21-02, che il Coordinamento Provinciale del PD ha affidato all’On. Fontanelli, responsabile nazionale degli Enti Locali.

 

La costruzione del “Partito Nuovo” si sta concretizzando e, come avvenuto nella fase costituente, mi sento ancora di contribuire alla sua piena realizzazione con entusiasmo e spirito di servizio, spinta e motivata dalle nuove esigenze dei cittadini e del popolo del centro sinistra.

 

La  mia candidatura nasce come risposta ad un comune bisogno di cambiamento e rinnovamento, d’innovazione, pari opportunità e partecipazione che mi sono sentita di interpretare e rappresentare.

 

E’ con  questo spirito costruttivo, dinamico e gioioso che spenderò il mio impegno insieme a tanti giovani, donne e uomini, che condividono i miei stessi propositi ed intendimenti.”

 

Orvieto 14 febbraio 2009

La terza riunione del III° gruppo di lavoro, del Forum “Orvieto Capace di Futuro”, svolta mercoledì 11 febbraio, ha visto l’approfondimento di alcune proposte, in materia di risparmio energetico, elaborate dagli esperti del gruppo.

In particolare ci siamo soffermati sulla possibilità di rendere gli edifici pubblici e gli impianti industriali energeticamente più efficienti e sostenibili e proporre progetti pilota per attuare in pino tutte le nuove tecnologie che la ricerca mette a disposizione.

Si poi passati ad analizzare le proposte riguardanti l’informatizzazione e i servizi partendo dal fatto il nostro territorio necessità urgentemente di dotarsi di  adeguati servizi ai cittadini, ai professionisti, alle imprese.

Migliori servizi significano migliore qualità della vita e incentivo allo sviluppo economico, a questo dovranno essere rivolte tutte le necessarie innovazioni da apportare, a partire dal’Amministrazione Comunale.

Una serie di iniziative proposte verranno perfezionate, rese attuabili e poi proposte.

 

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Il Corriere dell’Umbria dell ’11 febbraio ci informa che “secondo i vertici nazionali ( del PD n.d.r.) gli statuti di Terni e di altre località, che prevedono primarie aperte a piu’ candidati del PD sarebbero inefficaci” “ dunque a Terni sarebbe tutto da rifare”.

In pratica l’unica regola in vigore per le primarie tornerebbe ad essere “ IL REGOLAMETO QUADRO PER LA SELEZIONE DELLE CANDIDATURE ALLE CARICHE ISTITUZION ALI” di carattere nazionale.

Uno degli effetti collaterali di una simile impostazione sarebbe l’esclusione di Stefano Mocio dalle primarie di Orvieto.

Infatti il sopracitato regolamento all’articolo 4 comma 2 così recita :
“2. Il Sindaco, il Presidente di Provincia o il Presidente di Regione uscente e che, ai termini della legge e degli statuti nazionale e regionale del PD, risulti rieleggibile, scioglie la riserva circa una eventuale riproposizione della propria candidatura entro nove mesi dalla prima data utile per lo svolgimento delle elezioni. In caso di termine ordinario del mandato entro il 15 settembre dell’anno precedente alle elezioni.”

Poiché Mocio ha sciolto la riserva e si è candidato attorno al 15 dicembre sarebbe fuori dalla competizione elettorale.

C’è da chiedersi che senso ha tutto questo correre dietro a regole regolette e regolamenti. Il PD è nato innanzitutto per dare nuova linfa alla vita democratica del paese ,a partire dalla propria vita interna. Per questo si sono scelte le primarie. Chi non è daccordo può scegliersi un altro partito e chi ha paura di confrontarsi si ritiri. Ma non si butti via il bambino con l’acqua sporca.

Come spesso accade “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi” e chi ha cercato di bloccare le primarie brandendo i regolamenti rischia di finire colpito proprio dai regolamenti.

La terza riunione del II° gruppo di lavoro, del Forum “Orvieto Capace di Futuro”, svoltasi martedì 10 febbraio, si è caratterizzata per un primo confronto sullo studio delle tematiche sanitarie e su quelle sociali analizzate in questi giorni.

Per quanto riguarda la sanità si è fatta una prima verifica del contenuto del nuovo piano sanitario regionale che pur puntando su obiettivi e valori condivisibili desta serie preoccupazioni per la sua reale attuazione e per la poca attenzione rivolta all’Ospedale di Orvieto.

Un’attenta riflessione è stata posta sia sulle reali esigenze della popolazione e i relativi servizi, forniti e non forniti, della struttura sanitaria, sia su tutti i problemi a cui il personale lavorativo, sempre più ridotto, deve quotidianamente far fronte.

Particolare importanza è stata attribuita alla necessità di un’attenta verifica e valorizzazione degli obiettivi conseguiti e sulle ragioni di quelli non raggiunti, crediamo che questo sia il primo passo per poter poi intraprendere gli intendimenti dei nuovi piani.

Sul sociale è stata ribadita l’importanza di un nuovo metodo di governo dei processi basato sulla partecipazione, sulla inclusione ed integrazione.

Un governo che dovrà porsi l’obiettivo di capire i reali bisogni e saperli ben interpretare.

Il disagio dei giovani e degli anziani ci chiama a rendere più forte la rete sociale di supporto ed assistenza, partendo da una migliore valorizzazione della risorsa scuola, culturale e cooperativa.

L’approfondimento di questi temi proseguirà nei prossimi giorni per poi arrivare a formulare una sintesi del lavoro e delle proposte emerse.

 

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Lunedì 9 febbraio si è svolta la terza riunione del I° gruppo di lavoro del Forum “Orvieto Capace di Futuro”;  la discussione è stata avviata da una riflessione sul tanto lavoro svolto fino ad ora e sulla necessità di iniziare a costruire una sintesi che possa integrarsi con il lavoro svolto dagli altri gruppi.

Come da ordine del giorno il gruppo ha poi preso in esame la situazione della politica economica locale, evidenziando la necessità di costruire e diffondere una matura cultura imprenditoriale e dell’innovazione che, parallelamente ad una crescita economica, produca anche una crescita civile, culturale e sociale della comunità.

Dalla creazione di una comunità della conoscenza, capace di mettere le persone al centro dei processi di innovazione, si potrà partire per offrire a giovani laureati e laureate, ricercatori e ricercatrici e altri soggetti interessati, opportunità per sviluppare idee imprenditoriali innovative.

Nel frattempo urge potenziare e migliorare, in particolare per quanto riguarda i servizi, l’attuale area industriale e artigianale di Fontanelle di Bardano in vista, anche, della prossima apertura del casello autostradale Orvieto Nord.

Fondamentale sarà anche facilitare l’accesso al credito e alle agevolazioni finanziare per la crescita  e lo sviluppo produttivo.

Il lavoro si è poi sviluppato su quale siano le possibili strade da percorrere per veicolare un’immagine nuova di Orvieto che riesca ad esercitare una maggior attrazione rispetto ad oggi, si sono proposte linee di lavoro che nei prossimi incontri andranno sviluppate e specificate.

Il gruppo infine ha iniziato a tirare le fila del lavoro svolto, cercando di individuare i percorsi che dovranno portare a formulare la giusta ed esauriente sintesi.

 

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La seconda riunione del III° gruppo di lavoro, del Forum “Orvieto Capace di Futuro”, svolta venerdì 6 febbraio, è stato caratterizzato da una sorta di seminario, svolto da esperti del settore, sulle possibili fonti di energie alternative utilizzate.

Sono state illustrate le varie possibilità oggi utilizzate o sperimentate in questo campo dalle lampade lead ad alta efficienza ai panelli fotovoltaici, dalle vernici fotovoltaiche alle torri di archimede, dalle centrali solari termiche a quelle con motore stirling, dalle torri eoliche alle centrali eoliche a pressione, dalla geotermia alle biomasse e biogas.

Il dibattito che ne è scaturito ha riguardato in particolar modo l’efficienza, l’efficacia e l’approfondimento di quali energie alternative è possibile utilizzare nel nostro territorio.

Il lavoro si è concluso con l’obiettivo di proseguire nel lavoro di verifica delle possibili progetti innovativi da attuare.

La prossima riunione del III° gruppo è stata aggiornata a giovedì 12 febbraio alle ore 21.00

Le riunioni si svolgeranno nella sede del forum “Orvieto Capace di Futuro” in via del Pozzo Bianco n.12.

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Nella seconda riunione del II° gruppo di lavoro, del Forum “Orvieto Capace di Futuro”, svoltasi martedì 3 febbraio, si è continuata l’attività, iniziata nella prima riunione, di inquadramento delle complessità sociali e sanitarie che caratterizzano il nostro territorio
La presentazione avvenuta in questi giorni del nuovo piano sanitario regionale, che probabilmente non contribuirà a risolvere gli annosi problemi del nostro presidio ospedaliero, ci hanno portato a valutare l’ipotesi di concentraci in modo specifico sul futuro dell’ospedale di Orvieto.
Si è deciso quindi di affidare ad una parte del gruppo il compito di approfondire le tematiche sanitarie partendo dalla situazione del nostro presidio e gli effetti che deriveranno dalle scelte del nuovo piano sanitario.
Un’altra parte del gruppo si occuperà invece di analizzare le problematiche sociali in particolare quelle che riguardano giovani, anziani e categorie deboli.
Una prima riflessione del lavoro dei due tavoli e le proposte che ne deriveranno verrà fatta a partire dalla prossima riunione del II° gruppo fissata per martedì 10 febbraio alle ore 21.00.

Le riunioni si svolgeranno nella sede del forum “Orvieto Capace di Futuro” in via del Pozzo Bianco n.12.
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Lunedì 2 febbraio si è svolta la seconda riunione del I° gruppo di lavoro del Forum “Orvieto Capace di Futuro”;  prendendo spunto dalla discussione avviata nel primo incontro e nei lavori degli altri gruppi si è iniziato ad affrontare, nel particolare, alcune tematiche ritenute prioritarie.

Si è affrontato il tema della valorizzazione del centro storico partendo dalla necessità di predisporre una seria programmazione di rivitalizzazione e re insediamento che ha caduta dovrà riguardare tutto il territorio e non soltanto una parte. A tal proposito sarà necessario affrontare uno studio sulla quantità di immobili disabitati,  a partire dal centro storico, e attuare politiche che, disincentivando l’abbandono, favoriscano e rendano appetibile l’abitare nel centro città.

Nuovo impulso dovrà essere dato anche alle residenze popolari e al finanziamento agevolato per le giovani coppie. Su questi temi sono state avanzate delle serie proposte che ora andranno verificate e studiate prima di essere presentate.

I lavori hanno anche affrontato il tema di come migliorare la qualità della vita nella nostra città e la sua vivibilità, in particolare si è ritenuto di dover puntare con più incisività sulla ricettività per i giovani e la messa a disposizione di punti di incontro e di partecipazione.

Migliorare la qualità della vita significa anche perfezionare il piano della mobilità; per quanto riguarda, in particolar modo, il centro storico dovrà essere fatta un’attenta valutazione sulle difficoltà causate dal piano vigente e apportare le necessarie correzioni, che puntino ad una maggiore partecipazione e consapevolezza, da parte del cittadino, sulle scelte da realizzare e a garantire una migliore vivibilità per residenti e non.

Anche in questo casi sono state fatte delle proposte che andranno approfondite.

Alla fine della riunione si è iniziato ad affrontare il tema delle attività produttive e delle risorse che varrà approfondito nella prossima riunione in programma per Lunedì 9 febbraio alle ore 21.00.

 

Le riunioni si svolgeranno nella sede del forum “Orvieto Capace di Futuro” in via del Pozzo Bianco n.12.

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Giovedì 5 febbraio, alle ore 16.00 presso la sala del governatore di palazzo dei Sette, il Forum “Orvieto Capace di Futuro” organizza un seminario di studio sul “Disegno Strategico Territoriale” della regione Umbria.
il disegno Strategico Territoriale è innanzitutto un documento strategico dove i principi delle politiche di sviluppo regionali vengono esplicitati e articolati in vista dell’integrazione delle politiche territoriali regionali.
La struttura del DST, delinea attraverso diverse fasi dalla sua impostazione alla versione finale, deriva dall’intenzione della Regione di indirizzare le politiche territoriali e di sviluppo e loa programmazione della spesa pubblica ad una visione comune,m strategica e integrata del territorio regionale, che sia in grado di attribuire nuova coerenza – in termini di contenuti, procedure e strumenti – non solo ai diversi settori su cui queste politiche si dispiegano, ma anche ai diversi atti di pianificazione e progetti strategici regionali già definiti o in corso di attuazione.
all’inconmtro saranno presenti esperti e tecnici dea regione Umbria.

Orvieto 2 febbraio 2009

Orvieto Capace di Futuro

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